Emiliano Zapata Salazar, figura centrale della rivoluzione messicana, muore in un’imboscata il 10 aprile del 1919. E’ uno dei grandi miti del XX secolo, passato alla storia, fra le altre gesta, per l’esperienza della comune di Morelos, ridistribuzione forzata della terra, in un paese dove più del 90 per cento dei contadini ne era privo, e questa era concentrata nelle mani di mille latifondisti che sfruttavano il lavoro di tre milioni di braccianti. L’esperienza zapatista rappresenta l’ingresso delle comunità indigene nella politica messicana. Anche se molti dei suoi principi sono stati integrati nella costituzione del 1917, bisogna attendere lo statista Lázaro Cárdenas (1934-1940) per una concreta, benché incipiente, attuazione.
Emiliano Zapata
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