L’accordo con l’Iran sul nucleare procede, conferma una lettera al congresso del segretario di stato americano Rex Tillerson di aprile. Le pressioni di Russia, Cina ed Europa, e l’innegabile adempienza agli obblighi assunti, hanno disinnescato le minacce di Trump di farlo saltare, ma non l’intenzione di diminuire l’influenza del paese. Il summit di Riyadh di maggio ha rinsaldato la coalizione contro il terrorismo degli Stati Uniti con l’Arabia Saudita, suo partner privilegiato dal 1945, che in verità ha l’Iran nel mirino. Continue reading “Medio Oriente, il ruolo di Arabia Saudita, Iran e Stati Uniti”
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Impegno armato e petrolio, la forza dei curdi indipendentisti
I curdi, 30 milioni di persone dislocate su cinque paesi – secondo dati della Cia del 2014, il 18 per cento in Turchia, il 17.5 in Iraq, il 10 in Iran, il 9.7 in Siria, e due milioni di diaspora in Europa, nutrono aspirazioni di sovranità dalla fine della prima guerra mondiale, quando lo smembramento dell’impero ottomano determinò l’assetto del medio oriente. Continue reading “Impegno armato e petrolio, la forza dei curdi indipendentisti”
Il Quiz della Bambina, Agosto 17
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Il Quiz della Bambina, Luglio 17
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A braccetto con il tiranno
Il Consiglio Europeo, riunito a Bruxelles la scorsa settimana, ha discusso l’attuazione delle misure per arginare i flussi migratori lungo le rotte del Mediterraneo centrale e orientale, e gli strumenti creati per affrontarne le cause, compreso il riordino del sistema di asilo. Intenti che non hanno ancora scaturito grandi risultati, malgrado l’emergenza in corso, accreditando l’intollerabile torpore e la deficienza di strutture e processi, che vanno prontamente riformati per rispondere ai principi di responsabilità e solidarietà, nonché a quelli di efficienza istituzionale e politica. Continue reading “A braccetto con il tiranno”
Siria. La pantomima della linea rossa
Sei anni di guerra civile, 470.000 morti – di cui 70.000 per carenza di servizi di salute, farmaci, acqua potabile e condizioni igieniche, 145.000 cittadini scomparsi, quasi 2 milioni di feriti, 6 milioni di sfollati interni, il 10 per cento dei siriani rifugiato, 13 milioni di persone in stato di emergenza umanitaria, e circa 5 milioni di queste in aree inaccessibili agli aiuti. Continue reading “Siria. La pantomima della linea rossa”
Ritorno al futuro. Il processo di pace israelo-palestinese
La Conferenza di Parigi sul Vicino Oriente del 15 gennaio non ha prodotto esiti storici, o almeno costruttivi, nel rilancio del dialogo fra Israele e Palestina. Nel limbo del processo di pace, l’erosione del capitale diplomatico, la recrudescenza fondamentalista di Israele, e la frammentazione dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), sono le voci di coloro che la pace la costruiscono giorno per giorno, lontano dai riflettori, a essere fonte di ispirazione e speranza. Continue reading “Ritorno al futuro. Il processo di pace israelo-palestinese”
Una nuova leadership per il Fronte Polisario
La notizia della scomparsa di Mohamed Abdelaziz Ezzedine, leader del Fronte Polisario – movimento di liberazione sahrawi, e della Repubblica Democratica Araba Saharawi – governo provvisorio di uno stato in attesa di riconoscimento (Sadr, per la sua sigla in inglese), è stata diffusa dalla televisione nazionale in modo telegrafico e frettoloso. Continue reading “Una nuova leadership per il Fronte Polisario”
Una poltrona per due. L’Italia al Consiglio di Sicurezza
Ci vuole una certa anche se discutibile abilità, e sicuramente una buona dose di sfrontatezza, per vendere un fallimento come un successo. Dagli esiti del voto amministrativo all’avventura dell’Italia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, siamo avvezzi alla manipolazione ciarlatana della verità, ma di sicuro non disattenti. Continue reading “Una poltrona per due. L’Italia al Consiglio di Sicurezza”