È venuta a conoscenza dei piani dei genitori solo attraverso un commento canzonatorio fatto a scuola da alcuni ragazzi: “Ecco arriva la sposa!”. Con la sua determinazione e l’intervento dell’istituzione educativa, però, i genitori hanno acconsentito a cambiare idea e a lasciarla continuare a studiare. Tsigist è ora parte attiva di un club femminile, impegnato a prevenire i matrimoni precoci.
Il video mostra come funziona. Quando qualcuno viene a sapere di accordi matrimoniali che coinvolgono le studentesse può fare la propria segnalazione in un’apposita casella, monitorata dal club e dalle insegnanti. Queste vengono contattate dalle compagne e coetanee per chiedere se ne sono a conoscenza, se sono consenzienti e se hanno bisogno di aiuto. In molti casi, infatti, le interessate vengono informate delle nozze solo poco tempo prima. Con il loro avvallo, e l’appoggio delle autorità scolastiche e la coalizione contro i matrimoni precoci, sostenuta dallo stato, si interviene con la famiglia per garantire il diritto al libero consentimento nelle unioni e il diritto allo studio. Negli ultimi quattro anni, nella comunità locale, sono stati riportati 985 casi, dei quali 600 sono stati risolti a favore delle ragazze.
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