“Bacha posh” è il nome per le bambine che i genitori afghani costringono a vestirsi e farsi passare per maschi, in modo che possano contribuire all’economia domestica, aiutando i padri nelle loro attività o svolgendo altre mansioni fuori dalla casa che rafforzano il reddito familiare. Madri abbandonate, con sole figlie femmine, ricorrono a questo strategemma per proteggersi da una società che impone loro un tutore, non importa di quale età e grado di parentela. Ragazze, che anelano a libertà negate al proprio sesso, scelgono di farsi credere maschi. La repressione del ruolo della donna genera una catena senza fine di forme di violenza e coercizione.
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