Ha perso la vita per ipotermia a Natale. Aveva tre settimane e a Muwasi – una distesa desolata di dune e piccole fattorie sulla costa di Gaza, -, dove le temperature scendono a nove sotto zero, quella notte non c’erano il bue e l’asinello. La notizia è vecchia, ma lo sdegno per la tragedia resta acceso. Il Toro e la Bambina la vuole ricordare a oltre un mese dalla scomparsa con il nome che le televisioni hanno ignorato: Sila Mahmoud al-Faseeh. In arabo, Sila vuol dire dono che non aspetta nulla in ritorno, grazia immeritata.
Il 90 per cento della popolazione di Gaza, 2.3 milioni di persone all’inizio dell’ultimo conflitto, è stata sfollata dalla guerra. Intere famiglie hanno dovuto abbandonare le case e muoversi più volte da luoghi diversi per sfuggire ai bombardamenti con i propri veicoli o mezzi di fortuna. L’esercito israeliano ha provocato un’immane distruzione e i palestinesi si trovano ammassati in campi allestiti con tende, dove le condizioni di vita sono precarie.
Le organizzazioni che si sono occupate di provvedere all’assistenza umanitaria sono incorse in enormi difficoltà per distribuire coperte, vestiti per l’inverno e legna da ardere. Malgrado Israele abbia aumentato i permessi di transito dei camion di cibo, acqua e altri beni di conforto, dai 70 al giorno di ottobre e novembre, ai 130 del mese di dicembre, la copertura resta ampiamente insufficiente per raggiungere l’alto numero di sfollati. Le Nazioni Unite hanno segnalato che almeno la metà degli aiuti non riescono ad arrivare ai destinatari per i continui furti e boicottaggi da parte delle forze armate.
Il padre ha detto all’Associated press di averla avvolta in un’altra coperta per cercare di riscaldarla, ma dalla tenda passava il vento e il suolo si era congelato per l’abbassarsi della temperatura. Il direttore del reparto pediatrico dell’ospedale di Khan Younis ha informato la stampa locale che, nelle quarantotto ore precedenti, due bambini erano deceduti per la stessa causa, uno di tre anni e l’altro di un mese. Un’altra bambina è morta a Gaza sempre per il freddo. Mentre Sila spirava, su Khan Younis volavano gli aerei militari israeliani che sganciavano il loro carico letale sulla popolazione civile.
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